LETTERE MEDITERRANEE:
Il mio nome è Rosa Parks. Con Michele Guerra
Sabato
27
Luglio
2024
19:00
Sabato
27
Luglio
2024
19:00
Prato del Castello - Gradisca d'Isonzo (GO)
Ingresso libero
CON DISABILITÀ
Info
Lettere Mediterranee 2024
IL MIO NOME È ROSA PARKS
Michele Guerra dialoga con Alessandra Kersevan
Sabato 27 luglio 2024 – ore 19:00
Prato del Castello, Gradisca d’Isonzo (Go)
Il recente libro di Guerra ha come protagonista la diciassettenne Rosa, che scoperchia coraggiosamente – all’interno dei cantieri navali di Monfalcone – sfruttamento, caporalato, azioni illegali, spaccio. Una narrazione accorata e un’analisi spietata delle nuove dinamiche socio-economiche del Nordest.
Il libro
Perché una diciassettenne italiana di nome Rosa decide improvvisamente di ribattezzarsi Rosa Parks?
Perché è sul punto di iniziare la sua battaglia rivoluzionaria per la liberazione degli operai stranieri oppressi all’interno della Fincantieri di Monfalcone.
Con i suoi compagni di ventura ‒ il timido marocchino Ahmed e lo scaltro bengalese Mujib ‒ Rosa Parks vivrà una vera epopea, che la porterà a conoscere la storia della Resistenza locale declinata al femminile, il coraggio fragile di chi difende i lavoratori migranti, ma anche i lati più oscuri dei traffici di sostanze stupefacenti all’interno dei cantieri navali.
Sarà proprio seguendo le tracce che portano al misterioso Bulldog, il boss dei caporali e dello spaccio, che i tre adolescenti matureranno punti di vista molto diversi sulle loro vite, sulle loro famiglie e sulla loro generazione.
Michele Guerra (Codroipo, 1978) è scrittore, attivista e renitente. Ha pubblicato i romanzi “Le tigri delle gabbie invisibili” (Stampa Alternativa, 2018) e “Tigre di Arkan” (Infinito, 2021). Si sente a casa nella Bosnia liberata e nell’Ucraina assediata. Gli capita spesso di recensire narratori dell’Europa orientale per il portale Pulp Libri.
Alessandra Kersevan è storica e insegnante. Ha pubblicato per Kappa Vu “Porzûs. Dialoghi sopra un processo da rifare”; del 2003 è la prima edizione della ricerca sul campo di Gonars e del 2005 il video documentario “The Gonars memorial. Il simbolo della memoria Italiana perduta”. Nel 2008, per la casa editrice Nutrimenti di Roma, ha pubblicato “Lager italiani. Pulizia etnica e campi di concentramento fascisti per civili jugoslavi 1941-1943”. È coordinatrice, per la Kappa Vu, della collana Resistenza Storica
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