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LETTERE MEDITERRANEE:
Zona critica. Esercizi di futuro tra ecologia e tecnologia. Con Marco Pacini

Lunedì

22

Luglio

2024

20:45

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Corte Marco d'Aviano - Palazzo Torriani - Gradisca d'Isonzo (GO)

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Lettere Mediterranee 2024

ZONA CRITICA – ESERCIZI DI FUTURO TRA ECOLOGIA E TECNOLOGIA

Marco Pacini dialoga con Fabio Turchini

Lunedì 22 luglio 2024 – ore 20:45
Corte Marco d’Aviano, Gradisca d’Isonzo (Go)


Una riflessione sull’ecologia e sul pianeta, partendo dall’idea scientifica di Zona critica: la sottile pelle vivente della Terra che si estende dalla sommità della copertura vegetale al fondo della falda acquifera.

Il libro
Dopo il successo di “Pensare la fine”, Marco Pacini torna sull’eco-problema del nostro tempo offrendoci gli strumenti per elaborare una filosofia dell’Antropocene a partire dall’idea scientifica di Zona critica: la sottile pelle vivente della Terra che si estende dalla sommità della copertura vegetale al fondo della falda acquifera.
In queste pagine l’autore ci invita a interpretare ed estendere quest’idea oltre i confini delle “scienze dure” per approdare al campo delle scienze sociali. La Zona critica diventa così un concetto che mette a fuoco le interdipendenze non solo fra tutti i soggetti naturali, ma anche tra fenomeni e processi sociali, economici, politici: un teatro dell’interscambio, della complessità, della simbiosi, delle catastrofi e dell’equilibrio, ma soprattutto delle metamorfosi.
“Zona critica” ci aiuta a elaborare un’ontologia del presente capace di farsi carico di tutte le conseguenze dell’attività di Homo Sapiens sulla Terra e di tutte le sue (inter)connessioni. Pertanto, l’impatto di ogni politica, di ogni teoria o prassi, non può più venire analizzato soltanto in riferimento alle dinamiche sociali, umane, ma anche alla luce delle azioni-reazioni di tutti gli altri coinquilini nella Zona critica.
Completa il volume un’accurata analisi e decostruzione di molti “paradossi tech” del nostro tempo e dei curiosi intrecci tra ecologia e tecnologia, che in modo sempre più evidente costituiscono la trama del mondo.

Marco Pacini è stato caporedattore del settimanale “L’Espresso”, ha lavorato per venticinque anni nei quotidiani, dapprima come cronista politico e autore di inchieste, poi come caporedattore centrale del “Piccolo” di Trieste. Nel 2005 ha ideato il progetto “vicino/lontano – identità e differenze al tempo dei conflitti”, che comprende alcune iniziative culturali, la più importante delle quali è l’omonimo festival che si tiene ogni anno a Udine nella prima metà di maggio. Ha curato e introdotto alcune pubblicazioni, tra le quali “Il diritto e il suo rovescio” di Carlo Galli, e diretto una collana di saggi brevi edita da Forum – Editrice Universitaria Udinese. Ha già pubblicato “Epocalisse” (2018) e “Pensare la fine” (2022). Attualmente fa parte della redazione della rivista filosofica “aut aut”.

Fabio Turchini. Di estrazione filosofica, specializzato in discipline a indirizzo psicologico, sviluppa la propria attività sia come consulente e docente di scienze del management, sia come autore affermato di racconti e performance di Teatro d’Impresa. Ha collaborato, lungo un triennio, con il Politecnico di Milano nel Master Universitario Interior Retail Design and Management. Insegna “Etica della Comunicazione” al secondo anno della Laurea Magistrale presso l’Accademia di Belle Arti G.B. Tiepolo di Udine. È Presidente di Eupragma s.r.l. e membro del Comitato di San Floriano (Mostra Internazionale di Illegio).

In caso di maltempo l’incontro si terrà in Sala Bergamas

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